
Veduta del lago Maggiore o Una mattina sul Lago Maggiore, o La quiete del lago, panorama dalle alture di Stresa, 1878 circa, olio su tela, cm105x138, firmato in basso a destra “F. Carcano”, Milano, Galleria d’Arte Moderna
Noto anche come Una mattina sul Lago Maggiore o La quiete del Lago, panorama dalle alture di Stresa, fu presentata da Carcano per la prima volta alla Promotrice di Torino del 1876, a Napoli nel ’77 e poi di nuovo alla mostra braidense del 1878, insieme alla scena di genere Buon cuore infantile, con cui il pittore vince il Prmio Mylius. il dipinto, giunto alla Galleria d’Arte Moderna con il legato di Teresa e Benedetto Junck, documenta il crescente interesse del Carcano per il paesaggio e per la pittura sul motivo. Qui Carcano si inventa uno schema compositivo particolarmente efficace, costruito su una successione di piani paralleli, che riprenderà in opere successive. Il cacciatore è visto di spalle tra la foschia del Verbano in una veduta topografica del Lago, presa dai monti di Stresa … Sulle acque si stende una tinta grigia: i verdi, non irradiati dal solo, vedonsi cupi, quasi bruni: le isole Borromee son circondate da una nebbia leggiera che dà l’intonazione a tutto il quadro: è l’ora silenziosa e mesta che precede l’aurora … Si prova tutta la melanconia di quell’istante, si sente il freddo penetrare nel corpo, stendersi sull’animo il velo nebbioso del lago. Comincia con quest’opera la serie dedicata da Carcano ai paesaggi del Lago Maggiore che era nell’Ottocento luogo prediletto dalle benestanti famiglie lombarde, dagli aristocratici stranieri e da letterati a artisti, primo fra tutti Daniele Ranzoni, che lo immortala con Il Lago Maggiore visto dalla Villa di Ada Troubetzkoy. Come commentava il Sutor in relazione alla tela di Carcano, gli amatori delle vedute sarebbero ben poco soddisfatti della ardita e sapiente sprezzatura delle sue lontananze, e disperatissimi di non poter contare le case e i villaggi adagiati sulla riva del lago: ma l’arte se ne contenta e ci trova abbondantemente il suo tornaconto. Il sentimento psicologico domina i paesaggi del Carcano come quelli di tutti i veri paesisti; il suo lago e le sua montagne hanno delle tinte severe che egli solo vede così, hanno un’espressione che gli è proprio che noi possiamo sentire, ma solo quando ci viene indicata da lui.